Farmaci da banco: dove li comprano gli italiani

La farmacia raccoglie l’80% delle preferenze. I corner della gdo, così come l’eCommerce, rappresentano la prima opzione per circa 2 persone su 10

Quali sono i principali canali di vendita degli italiani per l’acquisto di farmaci da banco? A questa domanda risponde un’indagine ad hoc dell’Osservatorio Nazionale dell’Abitante, promossa da Habitante e condotta da Business Intelligence Group, società di ricerca di mercato specializzata, fra le altre cose, nel segmento salute e benessere. Lo studio è stato realizzato su una base di circa 7.000 interviste a un campione rappresentativo della popolazione italiana.

Negli ultimi 12 mesi il 93% dei nostri connazionali ha fatto almeno un acquisto di prodotti da banco (mentre solo il 4% del totale non ha fatto alcun acquisto di medicinali), comprando mediamente in due canali di vendita.
Il principale riferimento, per la spesa di Otc, restano le farmacie tradizionali, scelte da oltre 8 italiani su 10. Un dato, quest’ultimo, che attraversa in maniera trasversale tutto il Paese, indipendentemente dal sesso e dall’età dei rispondenti.

Il secondo canale di riferimento sono le parafarmacie, preferite soprattutto dal target femminile (37,5% delle donne contro il 36,2% degli uomini) e dai consumatori delle regioni meridionali del Paese: la scelgono il 38,2% degli abitanti del sud e delle isole, contro una media nazionale del 36,8%.

Per i propri acquisti nel segmento, circa il 19% della popolazione si rivolge ai corner della gdo. Il target principale di questo canale è maschile (lo è il 19,7% del totale, contro un 17,7% di donne) e residente nel nord est della penisola (21%).

Fra le opportunità di acquisto, non può mancare l’eCommerce, opzione che interessa il 18% del campione: un dato sostanzialmente omogeneo su tutto il territorio nazionale. A puntare sull’acquisto online, nel comparto in esame, sono soprattutto le donne: compra sul web il 19% della popolazione femminile, con punte del 20,5% nella fascia d’età compresa fra i 20 ed i 54 anni. Il canale internet intercetta invece non più del 17,5% del target maschile.